Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

mercoledì 6 aprile 2011

Forty Deuce

FORTY DEUCE - Nothing to Lose
Frontiers




Quando si dice un prodotto fresco ecco cosa si intende, “Nothing To Lose”.
Energia pura in un mix di Hard Rock e Blues, ma è così tanto difficile concepire una musica del genere? La passione dice molto ed i Forty Deuce ce la mettono tutta.
Ritchie Kotzen è un chitarrista non ipertecnico, ma ama così tanto ciò che fa da riuscire a trasmettercelo nel migliore dei modi. Non è nemmeno uno sprovveduto, ricordiamo che ha collaborato anche con i Poison ed i Mr Big, scusate se è poco.
In questo cd è anche produttore e nel suonare si avvale della collaborazione di Taka Tamada alla chitarra, Ari Baron al basso e da Thre alla batteria. Nell’occasione Ritchie è anche dietro al microfono e anche con buoni risultati.
Il pregio maggiore del disco è la continuità, non esistono veri e propri attimi di stallo, dall’iniziale “Oh My God (I Fuked Up Again)” alla conclusiva “Nothing To Lose” è tutto un susseguirsi di emozioni. Dodici brani massicci, stradaioli, ben rappresentati dalla copertina con un aquila intenta a carpire con gli artigli un’immaginaria preda, forse noi?
La nostrana Frontiers spesso e volentieri centra l’obbiettivo con reclutamenti di gruppi non famosi, ma che molto hanno da raccontarci. I Forty Deuce non sono da sottovalutare, ci deliziano con un quadro sonoro ricco di sfumature date da un songwriting eccellente, quello che non ti aspetti da un nuovo nome.
Perfetta colonna sonora per la vostra auto durante un viaggio in cui dovete rimanere ben svegli.
Non ci resta che attendere il successivo lavoro per capire se sono una realtà o un fuoco di paglia, per ora promossi . MS


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