Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

martedì 31 luglio 2012

Dropshard

DROPSHARD - Anywhere But Home
Sonic Vista

Distribuzione italiana: -
Genere: Prog Metal
Support: CD - 2011




Anche nel panorama italiano del Progressive Rock c’è voglia di mutamento. Quando si pensa a questo genere, inevitabilmente giungono alla mente nomi storici altisonanti quali PFM, Banco Del Mutuo Soccorso, Orme, Osanna, Area e via con altri meno fortunati. Lo stile sinfonico e mediterraneo di questi artisti hanno tuttora proseliti, ma esistono oggi nuove realtà che esulano da questi paletti apparentemente invalicabili. Il Prog Fans storce il naso quando il genere prende nuove evoluzioni, a mio modo di vedere a torto, in quanto la musica inesorabilmente e naturalmente si evolve.
I milanesi Dropshard dopo due demo, giungono al debutto discografico con “Anywhere But Home”, lunga suite suddivisa in otto tracce e con la bonus track “Freedom Supermarket”. Malgrado la giovane età dei componenti, nel suono si denota un certo bagaglio culturale che varia dagli anni ’70 ad oggi. La componente Metal Prog è quella che prevale, pur non invadendo troppo l’ascolto, le melodie chiare sono in prima linea. Influenze Porcupine Tree, Genesis, Jethro Tull, Pain Of Salvation e Led Zeppelin si aggirano nel pentagramma.
La band, dopo vari cambi di line up, si stabilizza oggi con Sebastiano Benatti (chitarra), Tommaso Mangione (batteria e percussioni), Enrico Scanu (Voce, flauto e chitarra acustica), Tommaso Selleri (tastiere) ed Alex Stucchi (basso).
“Anywhere But Home” si apre con l’introduzione dal titolo “Look Ahead”, ottima vetrina per la voce duttile e limpida di Scanu. Cambi umorali, mare con gabbiani, pianoforte ed altro arricchiscono l’interesse per queste atmosfere a tratti intimistiche. Le tastiere si alternano e si sovrappongono con le chitarre, mostrando una buona intesa fra gli strumentisti, così la parte ritmica ricopre il ruolo fondamentale senza troppe sbavature. Certe cavalcate sonore potranno far venire alla mente di alcuni di voi gli immancabili Dream Theater, non a torto, anche se i Dropshard con la band di Petrucci ha davvero poco da spartire. Le linee melodiche funzionano bene, specie quando sono supportate dalle coralità. Un titolo come “Images Of Mind” di per se dice gia molto, chi vive di Metal Prog sa cosa attendersi da un brano così. Tratti onirici tracciano solchi fra le svariate fughe Heavy, spezzando l’ascolto a beneficio della fruibilità. Gradevole “ A Cold Morning”, con influenze New Prog, a dimostrazione che se i ragazzi non hanno sentito i Marillion di Fish, almeno hanno ascoltato altre band che sicuramente si rifanno agli inglesi padri del genere. In definitiva una suite che non raggiunge un particolare picco emotivo, pur restando continuamente interessante e piacevole. La bonus track “Freedom Supermarket” non aggiunge nulla a quanto detto e chiude il disco con energia.
Questo debutto lascia una scia d’interesse dietro la band, personalmente mi sono segnato il nome nel mio taccuino ed attendo fiducioso i nuovi sviluppi. Interessanti. MS

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