Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

venerdì 9 dicembre 2011

NOVITA' LIZARD


RAVEN SAD "Layers of Stratosphere"     (LIZARD CD 0077)
 
 
 
"Layers of Stratosphere" è una tappa cruciale per Raven Sad, divenuta una band a tutti gli effetti intorno a Samuele Santanna (chitarra e voce). Un nuovo corso con Giulio Bizzarri (basso), Simone Borsi (batteria) e Fabrizio Trinci (piano, organo, Hammond e synth) capace di mettere a fuoco un sound suggestivo ed emozionale, tra progressive e psichedelia. Un magico incontro di morbide sonorità Pinkfloydiane e melodie sinfo-space-prog, caratterizzate da solistiche escursioni chitarristiche, sempre pregevolmente ispirate da un magico crocevia Gilmour-Latimer-Rothery. In prezioso rilievo le tastiere col proprio apporto atmosferico a melodie dai tratti sognanti ed introspettivi, tra brani cantati e strumentali in efficace coesione stilistica. Dagli oltre sedici minuti di "Lies in the sand", al potenziale singolo "The Highest Cliff", sino alla toccante ballad "Lullabye for a Son", impreziosita da un ottimo solo di sax, tutto scorre come un avvolgente flusso di pensieri, immagini e sentimenti.
Un album ispirato, apice espressivo per Raven Sad, corvo triste, ma quantomai sereno, sognante ed in forma.

Discografia:
"Quoth"  2008
"We are not alone"  2009
"Layers of Stratosphere"  2011
 
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LAGARTIJA "Particelle"      (LIZARD CD 0079)
 
 
 
Il secondo disco per i Lagartija ripropone le già sorprendenti sensazioni destate con l'esordiente "Ricordi?" (segnalato dalla fanzine belga Prog Resiste come uno dei cd più interessanti del 2009) : un'emozionante concentrato di post-rock e jazz-prog a tinte velatamente Canterburyane, contraddistinto da una toccante poetica. "Particelle" conferma dunque il talento della giovane band piacentina, con un ulteriore scarto in termini di forza espressiva ed identità stilistica. Sonorità e riverberi dell'anima, tra intrecci di chitarre e sax (qualche intrusione soffusa di tromba, tastiere e piano), tra tensione e leggerezza, tra esplosioni rock e umori jazz, con la notevole vocalità ed interpretazione di Sara Aliani (anche al basso). Anche stavolta i Lagartija ci regalano una perla su lunga distanza con gli intensi, ipnotici tredici minuti di "Particelle", rituale intriso di poesia.
Una conferma ed un ritorno importante di un nuovo nome nel panorama underground e progressive italiano.

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