Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

giovedì 29 marzo 2012

Info Lizard Records

LITAI  "Litai"         (LIZARD CD 0081)


Già vincitori dell'"Omaggio a Demetrio Stratos" i veneziani Litai giungono al debutto discografico già forti di uno stile originale, sul crocevia tra i King Crimson più angolari e le dinamiche trame di marca Tortoise, il tutto a tinte jazz.
Prog-jazz-rock di notevole personalità grazie ad un ottimo interplay di batteria-basso-chitarra-sax, caratterizzato talvolta da declamazioni teatrali, schegge di ieratica poesia (degli Akineton Retard italiani? Anche).
Litai, un nome nuovo di particolare forza espressiva, uscito dalla fucina veneziana rivierasca del Brenta, che fu una piccola Canterbury negli anni 90, con nomi come Bondage, Antinomia, Lingam, Ledel, Estasia, Nema Niko e Spirosfera.
E proprio della straordinaria meteora Spirosfera i Litai sembrano raccogliere l'eredità, per la tensione sonora, ritmica e lirica
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QUASAR L.S. “The Dead Dream”  (LIZARD CD 0012)
 
 
 
Finalmente disponibile il primo misterioso disco dei QUASAR L.S. “The Dead Dream”, mai pubblicato precedentemente, le cui tracce originarie risalgono al 1977, riregistrato nel 1995 rispettando assolutamente le composizioni e i suoni originari. "The Dead Dream" precede di quasi vent'anni l'Opera rock "Abraham", che consacrò da subito la band friulana al top del  classic-prog italiano degli anni 90 (il nome esplicitato "Quasar Lux Symphoniae" sancirà nei '90 il grande incontro della rock band con il maestro Paolo Paroni e la musica classica). 
"The Dead Dream" è un concept album di grande fascino, pienamente immerso nel clima musicale dei seventies, intriso di ipnotica psichedelia pinkfloydiana, malinconiche atmosfere ed elettrici deliri hard-rock. Un concept per perdersi in un'oscura e drammatica storia di morte, presumibilmente anche la morte del sogno lisergico, pervaso da una magnetica tensione, caratterizzato da struggenti melodie, con il cantato ispirato e di grande intensità interpretativa dello storico cantante e chitarrista Roberto "Beattie" Sgorlon, coi testi visionari del bassista Umberto Del Negro.
 
“la colonna sonora per l’ultima notte californiana di Jim Morrison…se non fosse andato a Parigi?”
 
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THE BAD MEXICAN "This is the first attempt of a band called"         (LIZARD CD 0082)
 

 
"Un album che contiene un numero tale di generi da lasciarti spiazzato. Danze elettrotribali, psichedelia, paludi di rumore e feedback, muri di distorsioni e finestre acustiche, momenti minimali e classic-rock, funk, voci effettate"

The Bad Mexican è una creatura aliena, incombente, difficilmente classificabile. Una banda di banditi sovversivi, destabilizzanti, con una spontanea trasversalità tra morbosa psichedelia, deliranti aggressioni heavy-rock, sperimentazione, ipnotiche ambientazioni ritualistiche. Più kraut-rock che salsa mexicana, con una propensione avant-prog-psych-rock con affinità Mars Volta, storie da scuderia Ipecac colpite da desertiche allucinazioni o affini all'estro creativo poco rassicurante degli Sleepytime Gorilla Museum.
Storie fuorilegge, appunto, non di rado benedette in casa Lizard.

"21 anime senza Dio, in cammino verso l'Inferno. Dal buio al buio, un nuovo personale splendore"

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