Libri ROCK PROGRESSIVO ITALIANO 1980 - 2013 - METAL PROGRESSIVE ITALIANO

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La storia dei generi enciclopedica

venerdì 17 agosto 2012

Vincenzo Ramaglia

VINCENZO RAMAGLIA - PVC Smoking
Atan Records

Distribuzione italiana: -
Genere: Musica Contemporanea - Ambient
Support: CD - 2011




Terzo sigillo da studio per il romano Vincenzo Ramaglia, esponente della musica contemporanea ed Ambient italiana. Dopo "Formaldeide" (2007) e "Chimera" (2008), "PVC Smoking" prosegue il discorso sperimentale dell'artista con fermezza e raggiunta convinzione dei propri mezzi.
Sperimentare con intelligenza, consapevolezza e rispetto per un pubblico, seppur sempre più risicato questo della sperimentazione, è un obbiettivo di Ramaglia che comunque lascia sempre aperto lo spiraglio melodico e dell'emozione semplice. In definitiva, portare il nuovo avvicinandosi al vecchio, il tutto per colpire con classe.
Il titolo "PVC Smoking" ben rappresenta il concetto esposto, l'apparente incongruenza fra il nuovo (il pvc) ed il classico (lo smoking). Incompatibili? Andiamo ad ascoltare le sette tracce che compongono il disco, suddivise proprio in movimenti.
"1 Mov" palesa la ricerca dei suoni, a ridosso fra elettronica e strumentazione classica, dove il violoncello di Silvano Maria Fusco sfregia un colloquio strumentale fra elettronica e ritmica. Un suono che malgrado l'osare, resta inaspettatamente caldo ed avvolgente. Certe fughe al limite dello psichedelico tuttavia percorrono strade già note agli amanti del genere.
Ramaglia si sposta, fugge dalla coordinata precedente in "2 Mov", percorrendo strade più grevi ed oscure. Suono cadenzato e ricorrente, sembra quasi di muoversi in un quadro di Escher. Si aggiunge il sax, ma l'insieme è così paradossale che tutto è relativo. Chi accompagna Ramaglia in questo percorso sonoro, oltre al citato Fusco, sono: Massimo Munari (Basso e clarinetto), Massimo Ceccarelli (basso) e Renato Ciunfrini (Sassofono).
Episodi talvolta vicini al caos sonoro, pur reggendosi sempre su ritmiche forti e presenti, quelle elettroniche. Buoni i passaggi di basso in "3 Mov", così le evoluzioni del Sax.
L'incongruenza delle strumentazioni portano a volte a risultati stridenti, quantomeno fuorvianti, immaginate i Kraftwerk di "Radioactivity" che intramezzano il tutto con sax e violoncello, un esempio risiede in "4 Mov". Ramaglia ci racconta comunque una storia, o per meglio dire un percorso, magari tortuoso ed astruso, comunque ricco di sorprese. Colonna sonora di una fantasia libera di volteggiare fra suoni ed immagini. Raramente si torna con i piedi per terra, sicuramente alla fine di "7Mov".
Un disco per i più coraggiosi di voi, per coloro che dalla musica pretendono sempre di più, agli altri consiglio un ascolto preventivo. MS

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